Tab Article
La famiglia Corbo, originaria di Sulmona e presente sul territorio di Avigliano dal 1214, ha svolto un ruolo importante nella storia locale, con ripercussioni che sono andate ben oltre i confini del posto. Molti storici hanno fatto ricerche e scritto articoli e libri sul ruolo sociale e politico avuto da diversi personaggi della famiglia in varie epoche storiche, in particolare nella Repubblica Napoletana del 1799, nella "reazione" del 1861 e nella lotta al brigantaggio. Mancava tuttavia la voce dal di dentro della famiglia, il punto di vista di qualcuno che raccontasse in prima persona la storia della famiglia in relazione al suo territorio e narrasse "quanto occorso". Questo libro, curato dai fratelli Corbo di Lorenzo, vuole colmare questa lacuna e offrire al lettore, cultore di storia ma anche solo curioso di accadimenti del suo paese e del Mezzogiorno, la trascrizione di manoscritti dell'Archivio di casa Corbo che ripercorrono la storia della Famiglia attraverso un arco temporale di circa 300 anni - dal 1594 al 1867. La prima parte, in due Libri, è stata scritta da Domenico Antonio Corbo, Arciprete di Avigliano (1685+1765), che riporta gli eventi della famiglia e la cronaca locale, che, a sua insaputa, spesso è una cronaca esilarante. La terza e quarta parte è stata scritta da Diodato Corbo (1798+1872) che continua la storia del suo avo e la aggiorna con Biografie di vari componenti della famiglia, tra cui il famoso Giulio Corbo (1775+1856), amico di Cuoco, esiliato a Parigi dopo i moti del 1799. Interessanti sono i dettagli delle cure per alcuni ammalati di famiglia. Segue una biografia di Diodato, una nota che descrive i beni del Palazzo Corbo di basso, alla Chianara, nel 1784 e l'Albero genealogico della Famiglia, che va dai primi avi arrivati in Avigliano da Sulmona (AQ) fino ai personaggi descritti nei manoscritti qui pubblicati, con una estensione che porta ai curatori di questa pubblicazione.